Tommaso Campanella

Tommaso Campanella

Nacque a Stilo, in Calabria, nel 1568. Entrato fin da adolescente nell’ordine dei domenicani, formò la sua cultura filosofica a partire dalla lettura delle opere dei platonici e di quelle di Telesio. Campanella fu sottoposto nel 1592 a un processo per eresia, al quale si aggiunse un altro a Padova e infine uno a Roma nel 1596, quest’ultimo terminò con la condanna e l’abiura. Nel 1599 Campanella ordì una congiura contro il governo spagnolo con l’obiettivo della creazione di una riforma religiosa e politica che portasse il cristianesimo alla sua radice universale e che instaurasse una forma di governo repubblicano fondata su principi filosofici. Campanella fu in seguito arrestato per la congiura e portato a Napoli, dove fu condannato al carcere a vita e restò per ventisette anni. In quel periodo riuscì a comporre gran parte delle sue opere maggiori, tra le quali figurano la Monarchia di Spagna (1601), La città del sole (1602), De sensu rerum (1603)¹.

La formazione di Campanella in ambito politico avvenne tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, intervallo di tempo in cui Campanella si avvicinò alla lettura di alcune opere di Machiavelli, tra cui Il Principe, i Discorsi e forse La vita di Castruccio Castracani². Secondo alcuni studiosi, tra cui Giuliano Procacci e Vittorio Frajese, vi sarebbero numerose tracce di «riecheggiamenti machiavelliani»³ nelle opere di Campanella, in particolar modo nella Monarchia di Spagna, la quale, a prescindere dai problemi di datazione, è stata comunque concepita e scritta in anni molto vicini alla congiura del 1599.

Le opere di Campanella che abbiamo selezionato sono prevalentemente scritte originariamente in volgare e, in alcuni casi, sono state successivamente tradotte in latino dall’autore stesso: la Monarchia di Spagna (1601), La città del sole (1602), la Scelta d’alcune poesie filosofiche (1622) e la Monarchia di Francia (1636). Dal punto di vista linguistico, negli scritti del filosofo di Stilo troviamo traccia di una «progressiva e sistematica risemantizzazione del vocabolario etico, politico e religioso, mutuato dalla tradizione, ma reso efficace all’interno di un quadro concettuale originale». Le opere di Tommaso Campanella sono state tradotte in 34 lingue e sono diffuse in più di 60 Paesi del mondo. Per la concentrazione delle stesse, si rimanda al grafico sottostante che è stato creato a partire dal database in cui sono stati raccolti i record bibliografici a livello mondiale.

Distribuzione delle traduzioni delle opere di Tommaso Campanella nel mondo

Bibliografia

Addante L., (2004), Campanella e Machiavelli; indagine su un caso di dissimulazione, «Studi storici», luglio-settembre, Carocci, Roma.

Campanella Tommaso, Treccani (o.l.) (consultato il 14/10/2020).

Frajese V., (2002), Profezia e machiavellismo, Il giovane Campanella, Roma, Carocci.

Frajese V., (2014) (o.l.), Tommaso Campanella, Enciclopedia machiavelliana, Treccani. (consultato il 14/10/2020).

Procacci G., (1995), Machiavelli nella cultura europea, Roma, Laterza, p.161.

Suggi A., (o.l.) (2009), Lessico etico-religioso e politico di Tommaso Campanella (consultato il 14/10/2020).

Foto di Skara kommun / CC BY 2.0

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